DONAZIONI

Il mio lavoro è totalmente gratuito, perché affermo e sostengo che il lavoro non può essere “pagato”. Il vero lavoro sono i miei talenti, i miei studi, il mio tempo, perché il mio lavoro è basato sulla cultura.

È possibile dargli un valore economico?

Ma non è meno vero che ci sono dei bisogni. Qui si vede il gesto tra “ricchezza” e“povertà”: la ricchezza sta nei talenti, nelle capacità e nelle competenze; la povertà sta nelle necessità che ognuno di noi ha e che devono essere soddisfatte affinché“quel” tempo possa essere usato ad acquisire nuova ricchezza.

Tutte le iniziative che porto avanti sono rese possibili da grandi e piccole donazioni. La forma proposta è il contributo economico consapevole e libero da parte dell'istituzione e dei singoli partecipanti.

Chiedo una quota d’iscrizione, nel caso ci siano spese vive, che comprendono viaggi, materiali, struttura, alloggiamento, rinfreschi o pranzi.

“La salute di una comunità di uomini che lavorano insieme è tanto maggiore quanto meno il singolo trattiene per sé il prodotto dei suoi servizi, cioè quanto più di questo prodotto dà ai suoi collaboratori, e quanto più i suoi bisogni sono soddisfatti non dai suoi servizi, ma da quelli degli altri”.

(Rudolf Steiner, “Scienza dello Spirito e questione sociale”)